Nuovo Laboratorio Bioclimatico
L'idea progettuale prevede la demolizione di un capannone esistente di circa 320 mc, per una superficie utile di 80 mq e, recuperando gli stessi parametri, ricostruire un edificio con caratteristiche architettoniche e tipologiche, improntate al contenimento dei consumi energetici, all'utilizzo di materiali biocompatibili e - coprendo il nuovo edificio con del terreno seminato a prato - ottenere un gradevole e basso impatto ambientale.
ASPETTI TECNOLOGICI
La tecnologia adottata prevede una struttura metallica statica a forma di volta. I muri di tamponamento che chiudono il volume sono formati da carpenteria di contenimento in legno di nocciolo e balle di paglia, sui prospetti nord nord-est e nord-ovest, mentre sul prospetto sud viene costruita una serra addossata, formata da struttura portante in legno e serramenti in legno con vetri-camera.
Posizionati sulla struttura in legno del prospetto sud vengono fissati dei perni metallici in acciaio zincato preverniciato per la messa a dimora di strisce di pannelli solari con silicio amorfo.
La fondazione dove appoggia la struttura metallica, sarà realizzata sul perimetro della costruzione, con plinti gettati in opera, consentendo di creare un vespaio areato.
La copertura di detta costruzione, viene realizzata con pannelli grecati metallici isolanti e ricoperta con terreno seminato a prato.
In prossimità di detta costruzione verrà fatto uno scavo di circa 1,50 mt, per una superficie di 56 mq, sulla quale varranno posizionate sonde orizzontali a tubi capillari, che permettono lo sfruttamento dell'energia geotermica, per il riscaldamento, mediante pompa di calore.
Verrà installato, in questa zona, anche un palo alto 8 mt dove verrà montato un aerogeneratore del diametro di 2 mt per utilizzare l'energia eolica.
ASPETTI VIRTUALI
L'edificio così strutturato si contraddistingue per le massime prestazioni energetiche, l'utilizzo di materiali biocompatibili, la simbiosi con il verde, l'ambiente e una forte attenzione per il concetto di benessere fisico e l'abitare (salutogenesi).
ASPETTI ARCHITETTONICI
La logica progettuale ha scelto una forma semisferica perché la stessa è in grado di difendersi dagli agenti atmosferici e di ottenere, a parità di volume (340 mc), la minore dispersione energetica.
La serra addossata viene intesa come un collettore solare che, immagazzinando energia, contribuisce al fabbisogno energetico dell'edificio. Per percepire architettonicamente la fusione della serra con il volume opaco vengono inseriti sul prospetto sud delle lame metalliche multiformi e multicromatiche – su cui vengono posizionati i pannelli solari - che hanno la doppia funzione di schermare dai raggi solari e produrre energia elettrica.
La forma, così concepita, è coperta di prato fino a terra e si armonizza con il terreno circostante, anch'esso seminato a prato, così da valorizzare il lotto nel contesto esterno.
L'aspetto tecnologico del sistema energetico geotermico non si percepisce perché essendo interrato, viene poi ricoperto di terra e utilizzato a giardino.
L'ultima caratteristica architettonica si evidenzia con un generatore eolico che si eleva dal contesto, richiamando in lontananza l'attenzione sull'edificio.
BILANCIO ENERGETICO
DATI CLIMATICI
Località: Milano, Italia
Latitudine: 45°26'14.15"N
Longitudine: 9°14'10.16"E
Gradi Giorno: 2404 GG
H s.l.m.: 109 m – clima continentale
Zona climatica: E
Temperatura esterna di riferimento: -5°
Coefficiente di forma (S/V): 0,73
Le PRESTAZIONI ENERGETICHE dell'edificio vengono così ripartite:
La superficie dell'impianto fotovoltaico (24 mq) produce in media: 133 KWh
La superficie a serra produce un:
Guadagno a sud: 112 KWh
Guadagno a so/se: 33 KWh
Guadagno orizzontale: 170 KWh
La pompa geotermica produce (valore di COP): 4 KWh
L'aerogeneratore ad asse verticale produce:0,8 KWh
In sintesi, il valore del saldo fra energia prodotta ed energia consumata definisce l'edificio come autosufficiente sotto il profilo energetico.
L'edificio (edificio passivo - classe A+), che si attesta - per gli edifici a destinazione non residenziale - su un valore di EPh < 3 KWh/mc anno.
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Casa Cumolo
Al giorno d'oggi, in un ambiente metropolitano così fortemente urbanizzato, la necessità di cambiare tendenza e il bisogno di vivere un rapporto più stretto con la natura si fanno sentire sempre più.
Da qui nasce l'idea di progetto di Rinaturalizzazione della città, sviluppata e approfondita dal nostro studio Archingegno, che si basa sull'idea di "restituire il verde al territorio metropolitano", rendendolo un tutt'uno con la struttura urbana: verde nelle piazze, sui marciapiedi, sulle facciate degli edifici e sui tetti. Ma non un verde con funzione estetica, ma fruibile: sul quale si passeggia, ci si riposa, si coltiva… Un verde da vivere in tutti i suoi aspetti.
Da questa idea portiamo l'attenzione su un esempio di progetto di rinaturalizzazione di un area urbana abbandonata, nel Comune di Certosa di Pavia. Percorrendo la strada statale n. 35 dei Giovi, che si sviluppa lungo la roggia parallela al naviglio Pavese, nella frazione di Boschetto, si arriva a questa area verde abbandonata. Al suo interno è stato depositato lo scavo delle fondazioni per costruire una nuova abitazione mai realizzata, creando un cumulo di terra, che assomiglia a una grande tana a misura d'uomo, posizionata in mezzo alle altre case. Da qui nasce l'idea di progettare un'abitazione all'interno di questa forma antropomorfa.
Il progetto verte su caratteristiche architettoniche e tipologiche, improntate al contenimento dei consumi energetici, all'utilizzo di materiali biocompatibili, nonché all'ottenimento di un gradevole impatto ambientale. Il nuovo edificio assume la forma morfologica originaria del cumulo di terra e svilupperà essenze spontanee e verde coltivabile, che sarà inoltre un ottimo strato isolante per l'abitazione interessata.
All'interno del lotto sono stati progettati due appartamenti, da 130 mq l'uno, che si sviluppano su due piani, e un grande spazio verde corredato con una piscina naturale.Per quanto riguarda gli aspetti tecnologici essenziali si creeranno muri perimetrali formati da carpenteria di contenimento in legno di nocciolo e balle di paglia. Le aperture sono posizionate in modo da catturare più luce e calore possibile, in funzione dell'orientamento; per questo la presenza di ampie vetrate nel lato sud dell'edificio (con la possibilità di aggiungere due serre addossate davanti alle portefinestre, con struttura in legno, vetri-camera e fotovoltaico ). La fondazione dove appoggia la struttura dell'edificio sta sul perimetro della costruzione, con plinti gettati in opera, consentendo così di creare un vespaio areato.
La copertura viene realizzata con pannelli grecati metallici isolanti posizionati ad incastro in modo da riuscire a creare la forma del cumulo originario e sarà poi ricoperta con terreno naturale.
Altri due punti essenziali del progetto sono lo scavo dentro al quale saranno posizionate sonde orizzontali a tubi capillari che permettono lo sfruttamento dell'energia geotermica per il riscaldamento, mediante pompa di calore, e la presenza di un aerogeneratore sulla copertura per sfruttare l'energia eolica.
L'ideazione della piscina naturale, o biolago, contribuisce alla mitigazione del microclima. In esso la depurazione avviene in modo assolutamente naturale, sfruttando la capacità autodepurativa dell'acqua. Alla qualità dell'acqua si aggiunge il vantaggio di un impianto naturalistico che in poco tempo, diventa una vera e propria oasi per la fauna, la flora e per l'uomo. Si tratta insomma di una piscina viva in modo del tutto naturale.
L'edificio così strutturato si contraddistingue per le massime prestazioni energetiche, la massima biocompatibilità, la simbiosi con il verde, creando un ambiente dove il benessere psicofisico risulta più immediato e diretto.
Alla base del progetto c'è il pensiero di "nuova architettura antroposofica" secondo la filosofia di Rudolf Steiner. Si è partiti infatti dall'intenzione di creare forme mediante le quali la persona percepisca energia cosmica che la aiuti a stabilire un'interazione tra la sensibilità del suo spirito e quello della forma architettonica e di tutto quanto possa esser contenuto in tale progetto. L'atmosfera che si vive nei singoli locali è influenzata dallo stampo negativo della forma originaria antropomorfa del cumulo di terra, aiutando così il fruitore a unire il suo spirito animico con quello che viene trasmesso dalle forme, portandolo a una vera concentrazione spirituale, intensa e rilassante.
E "Ora abbiamo il più meraviglioso dei risultati: quando si cerca veramente di penetrare nella profondità della natura, si presentano all'anima le cose più meravigliose. L'essenziale del sentire artistico è immedesimarsi con la forma, il vivere insieme ad essa." - Rudolf Steiner.
BILANCIO ENERGETICO
DATI CLIMATICI
località: Certosa di Pavia, PV- Italia
Latitudine: 45°15'15"12 N
Longitudine: 09°7'58"44 E
Gradi Giorno: 2.619
H s.l.m.: 89 m
Zona climatica: E
Temperatura esterna di riferimento: -5°
Coefficiente di forma (S/V): 0,66
PRESTAZIONI ENERGETICHE EDIFICIO
Superficie impianto fotovoltaico (24mq) produce in media 133 KWh
Superficie di una singola serra produce: guadagno a Sud: 55 KWh
guadagno a so/se: 16 KWh
guadagno orizzontale: 90 KWh
La pompa geotermica produce (valore di COP): 4 KWh
L'aerogeneratore ad asse verticale produce: 0,8 KWh
In sintesi, il valore del saldo fra energia prodotta ed energia consumata definisce l'edificio come autosufficiente sotto il profilo energetico, con un consumo di 6,31KWh/mqa, corrispondente a una classe A+.
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Heliantus
Il complesso polifunzionale nella città Ucraina di Dnepropetrovsk si sviluppa sull'area adiacente il centro storico, denominata Monastic Island, di fronte al Parco Shevchenko, sulle rive del Fiume Dnepr, in una posizione paesaggistica molto suggestiva.
L'hotel progettato è composto da tre corpi di fabbrica separati e degradanti verso l'alto, sui quali domina il grattacielo, a torre, denominato "Aloe".
La superficie territoriale su cui si realizzerà il complesso polifunzionale è di circa 5.500 mq.
Il nostro progetto punta ad ottenere i seguenti obiettivi:Il complesso polifunzionale nella città Ucraina di Dnepropetrovsk si sviluppa sull'area adiacente il centro storico, denominata Monastic Island, di fronte al Parco Shevchenko, sulle rive del Fiume Dnepr, in una posizione paesaggistica molto suggestiva.
L'hotel progettato è composto da tre corpi di fabbrica separati e degradanti verso l'alto, sui quali domina il grattacielo, a torre, denominato "Aloe".
La superficie territoriale su cui si realizzerà il complesso polifunzionale è di circa 5.500 mq.
Il nostro progetto punta ad ottenere i seguenti obiettivi:
• Un minimo impatto ambientale, con forme organiche, riconducibili all'ambiente circostante, corredando le coperture di vegetazione;
• Una progettazione bioclimatica che tiene conto del fattore forma-clima;
• Un'architettura organica vivente, che sviluppi il concetto di salutogenesi, prendendo in considerazione tutto ciò che ci rende sani, combinando l'approccio al problema della salute in rapporto all'ambiente edificato. Lo spazio è la dimensione ideale della realtà fisica in cui l'uomo sente impresso il carattere della sua coscienza.
GENESI DELLE FORME
La filosofia progettuale è quella tipica della natura (in particolare del mondo vegetale) che riesce, in maniera autonoma, ad autoregolarsi e difendersi dagli agenti atmosferici. E' così che gli edifici da noi concepiti assumono architetture assimilabili a morfologie organiche, che gli permettono - con l'ausilio della progettazione bioclimatica - di raggiungere gli obiettivi di comfort complessivo funzionali al nostro intervento.
La logica generalizzata per quanto attiene l'aspetto formale degli edifici tende a combinare il massimo volume utile con la minima superficie esterna disperdente ed offre la minima resistenza aerodinamica ai venti. Infatti, in tutte le latitudini gli edifici allungati lungo l'asse est ovest sono i più efficienti ed il rapporto ottimale fra l'asse maggiore e l'asse minore dell'edificio dipende dal fattore climatico regionalistico. Nel caso specifico, nella città di Dnepropetrovsk - ai fini del calcolo del bilancio energetico - la zona climatica specifica è assimilabile alle nostre zone E ed F, individuate dal D.P.R. n. 412 del 1993.
STRATEGIE PROGETTUALI GENERALIZZATE
SISTEMA FOTOVOLTAICO E SISTEMI PASSIVI PER LA VENTILAZIONE ED IL RISCALDAMENTO
Affrontando gli aspetti compositivi degli edifici, in termini di efficienza energetica, si è deciso di realizzare una facciata esterna percepita come le squame di un pesce, allestite con membrane fotovoltaiche con funzione di schermatura e captazione dei raggi solari, su tutto il perimetro sud-est sud-ovest. In particolare nel periodo invernale le squame aperte permettono la captazione dei raggi solari nelle serre interne, mentre nel periodo estivo rimangono parzialmente aperte con inclinazione ottimale per la captazione fotovoltaica, dando luce ed aria agli ambienti interni.
Il perimetro della parete nord-est nord-ovest è maggiormente protetto da un involucro ad alto potere isolante, concepito con una consistente massa che permette un'alta inerzia termica ed il passaggio di tutti i condotti tecnologici, riducendo all'essenziale le superfici illuminanti/trasparenti.
SISTEMA EOLICO
Sulla sommità del grattacielo verrà installato un aerogeneratore ad asse verticale ad alta efficienza, del tipo "Darrieus", che ha la capacità di funzionare e produrre energia elettrica con venti a bassa portata e di poter funzionare senza essere disattivato anche con venti forti.
Nel corpo centrale degli edifici, attiguo ai vani scala-ascensori, si è collocato un cavedio che funziona da sistema di ventilazione della scala antincendio e nel contempo da condotto di ventilazione naturale ad effetto camino per tutti i piani.
SISTEMA GEOTERMICO
Le fondazioni dei piani interrati sono concepite come simbiosi tra scienze delle costruzioni e fabbisogni energetici degli edifici. Infatti, le strutture di fondazione in calcestruzzo, come ad esempio i pali ed i muri di contenimento, si utilizzano per ricavare l'energia termica presente nel sottosuolo.
Il sistema si basa sull'utilizzo dell'accumulo naturale di energia termica nell'insieme fondazione-terreno. L'energia assorbita viene estratta dal circuito primario usando una pompa di calore e l'energia così ricavata, può essere utilizzata in modo da potere riscaldare gli edifici o fornire acqua calda.
Il calore di bassa temperatura viene convogliato nei muri, nel pavimento o nel soffitto che possono anche essere usati come mezzo di raffreddamento dell'edificio, tramite solette termoattive.
Per ogni KW di energia elettrica consumato dalla pompa di calore se ne ricavano almeno quattro in più, da utilizzare nel sistema di riscaldamento. L'energia elettrica generata dai pannelli fotovoltaici, permette di avere un impatto ambientale quasi inesistente ed un bilancio energetico estremamente positivo.
BIOCOMPATIBILITA'
La tecnica costruttiva per i corpi più bassi, denominati "Megaron" e "Acquarius", consiste nell'utilizzazione di mattoni di terra cruda, che ha la proprietà di regolare naturalmente il livello di umidità relativa dell'aria mantenendola pressochè costante, prossima al 50% e garantendo un ottimo livello di salubrità negli ambienti interni.
Le coperture saranno protette da uno strato di terra e lava, che funge da supporto per il manto verde d'erba selvatica, resistente al gelo ed alla siccità.
Per il recupero delle acque piovane vengono realizzate delle cisterne sotterranee dotate di sistemi don filtri per la depurazione, permettendo il reimpiego delle suddette acque ai fini igienico-sanitari.
Nel giardino esterno agli edifici saranno posti laghetti artificiali per la fitodepurazione, mediante impianto che recupera le acque provenienti dai servizi igienici in vassoi assorbenti, che sfruttano il potere di evaporazione di piante selezionate, mediante interposizione di vasca Imhoff, che annulla odori molesti e pericoli di inquinamento dell'ambiente naturale.
L'area circostante i tre edifici, di quasi 5000 mq, sarà allestita a giardino terapeutico ed attrezzata con essenze vegetali ed alberi, utilizzando le specifiche proprietà elettromagnetiche. Un lungo studio sull'influenza dell'elettromagnetismo della nostra biosfera sugli esseri viventi ha permesso di scoprire che ogni pianta possiede proprie caratteristiche in grado di influenzare, più o meno positivamente, ogni organo del corpo umano. E' stato anche possibile mettere a punto una tecnica per utilizzare ed ottimizzare queste proprietà, creando particolari interazioni fra le piante ed il magnetismo naturale ed artificiale del luogo, misurandone poi gli effetti benefici sull'uomo, il suo organismo e la regolazione del microclima del luogo.
BILANCIO ENERGETICO
ALOE
Le prestazioni energetiche dell'edificio vengono così ripartite:
a) La superficie dell'impianto fotovoltaico (circa 3219 mq) produce 322 KWh.
b) La superficie a serra produce un:
Guadagno a sud: 6044 KWh;
Guadagno a so/se: 2628 KWh.
c) N° 3 pompe geotermiche da 80 KWh.
d) Un aerogeneratore tipo "Darrieus" che produce 33.1 KWh.
In sintesi il valore del saldo fra energia prodotta ed energia consumata dall'edificio è assimilabile alla migliore categoria di CasaKlima che si attesta su un valore HVB < 20 KWh/mq anno.
MEGARON
Le prestazioni energetiche dell'edificio vengono così ripartite:
a) La superficie dell'impianto fotovoltaico (circa 370 mq) produce 37 KWh.
b) La superficie a serra della copertura produce un guadagno di 1524 KWh.
c) N° 1 pompa geotermica da 20 KWh.
In sintesi il valore del saldo fra energia prodotta ed energia consumata dall'edificio è assimilabile alla migliore categoria di CasaKlima che si attesta su un valore HVB < 15 KWh/mq anno.
ACQUARIUS
Le prestazioni energetiche dell'edificio vengono così ripartite:
a) La superficie dell'impianto fotovoltaico (circa 416 mq) produce 42 KWh.
b) La superficie a serra della copertura produce un guadagno di 1714 KWh.
c) N° 1 pompa geotermica da 10 KWh.
In sintesi il valore del saldo fra energia prodotta ed energia consumata dall'edificio si attesta su un valore HWB < 25 KWh/mq anno.
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Esposizione Nautica SpotMarine
L'intervento consiste nella realizzazione di una nuova struttura espositiva che commercializza attrezzature nautiche ed accessori.
Il progetto si propone di riconvertire una preesistente volumetria destinata ad area di stoccaggio e depositi a nuova esposizione nautica.
La particolare articolazione volumetrica da recuperare, ha condizionato la progettazione con una soluzione architettonica a volumi degradanti.
L'orientamento del prospetto principale rivolto a Sud, ha creato le condizioni progettuali determinando una soluzione formale ed estetica riconducibile ad un onda che va a raccordare i vari volumi. La residua superficie trasparente è funzionale alla visibilità e alla captazione dell'energia solare per un guadagno energetico diretto.
Questo prospetto in cui si trovano gli ingressi all'esposizione, confina con un piazzale destinato a parcheggi e attrezzature a verde. In particolare, una fascia antistante il prospetto, dirada i riflessi dei raggi solari e mitiga la temperatura nel periodo estivo.
Nel vespaio del piano terra sono stati inseriti dei condotti di ventilazione con griglie a pavimento coincidenti con i lucernai nella copertura, attivando una ventilazione naturale per il raffrescamento estivo.
Il fabbisogno energetico per il riscaldamento dell'esposizione è stato risolto con un impianto a pompa di calore acqua-acqua posizionato sotto il pavimento del piano terra.
La strategia progettuale relativa alle fonti energetiche rinnovabili è stata realizzata tramite la pensilina di copertura del parcheggio. Sopra di essa, sono stati installati 56 pannelli solari fotovoltaici che producono 3 KW/h, e 1 pannello solare termico che riscalda 150 litri di acqua al giorno utilizzata per i servizi igienici e 3 aerogeneratori di piccola taglia che sviluppando 300 W tengono accesi i lampioni (con lampade a basso consumo energetico) del piazzale principale.
I dati climatici di riferimento per la località di Mestre sono:
Gradi Giorno: 2345 GG
H s.l.m.: 1 m
Zona Climatica: E
Latitudine nord: 45° 26'
Longitudine: 12° 20'
Temperatura esterna di riferimento: - 5 C°
Coefficiente di forma: S/V = 0,32
Il fabbisogno energetico dell'edificio è di 50 KWh/mq anno e le prestazioni energetiche dell'edificio dello show-room vengono così ripartite:
Ventilazione naturale attraverso il vespaio areato sotto il pavimento, composto da tubi di diametro 30 cm con bocchette a pavimento e lucernai permettono una volta aperti, la ventilazione naturale d'estate in modo da sfruttare la ventilazione della zona e ridurre i consumi per il condizionamento.
La facciata Sud di circa 85 mq, esposta completamente a Sud porta un contributo in termini di risparmio energetico invernale di 2.0 Kw/h.
L'impianto fotovoltaico installato sul tetto dell'edificio è capace di 3.0 KW/h che per i 6-7 mesi di attività forniscono un contributo al fabbisogno energetico dell'edificio di circa il 45%.
I tre generatori eolici posti all'ingresso, sono in grado di generare 300.0 W che servono per l'illuminazione del piazzale antistante l'ingresso.
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Palazzina a Giussago
La palazzina, con una volumetria di 1100 mc, consente di realizzare 3 alloggi di 110 mq, situati su 3 livelli.
Concepita secondo i principi dell'architettura bioclimatica e del risparmio energetico, è così articolata:
Nel giardino, viene realizzato un impianto geotermico, collegato ad una pompa di calore che serve a rendere autonoma la climatizzazione invernale ed estiva, nell'alloggio al piano rialzato. Sempre al piano rialzato, sul prospetto sud, viene inserita una serra, come sistema passivo per contribuire al riscaldamento invernale.
Al piano primo, sul prospetto sud, vengono inseriti prismi solari che sfruttano il principio dell'effetto serra, insieme a pannelli fotovoltaici e termici.
In copertura, sulla falda viene inserito un aerogeneratore ad asse orizzontale, che produce 300 W/h e che contribuisce al fabbisogno dell'illuminazione del vano scala.
I dati climatici di riferimento per la località di Mestre sono:
Gradi Giorno: 2345 GG
H s.l.m.: 1 m
Zona Climatica: E
Latitudine nord: 45° 26'
Longitudine: 12° 20'
Temperatura esterna di riferimento: - 5 C°
Coefficiente di forma: S/V = 0,32
Il fabbisogno energetico dell'edificio è di 50 KWh/mq anno e le prestazioni energetiche dell'edificio dello show-room vengono così ripartite:
Ventilazione naturale attraverso il vespaio areato sotto il pavimento, composto da tubi di diametro 30 cm con bocchette a pavimento e lucernai permettono una volta aperti, la ventilazione naturale d'estate in modo da sfruttare la ventilazione della zona e ridurre i consumi per il condizionamento.
La facciata Sud di circa 85 mq, esposta completamente a Sud porta un contributo in termini di risparmio energetico invernale di 2.0 Kw/h.
L'impianto fotovoltaico installato sul tetto dell'edificio è capace di 3.0 KW/h che per i 6-7 mesi di attività forniscono un contributo al fabbisogno energetico dell'edificio di circa il 45%.
I tre generatori eolici posti all'ingresso, sono in grado di generare 300.0 W che servono per l'illuminazione del piazzale antistante l'ingresso.
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Guscio di Noce
L'architettura può aiutare la salute dell'uomo partendo dall'analisi antroposofica dello spazio e seguendo i precetti della salutogenesi. La forma del guscio di noce permette una polarità che mette in relazione i fruitori dello spazio incentivando il sentimento spirituale, artistico e ricreativo.
La forma della nuova sede di "Milano Innovazione" verrà realizzata seguendo questi principi. La nuova costruzione sorgerà presso il comparto scolastico di via Montegani all'interno della zona attrezzata a verde, con il fine di riqualificare detto spazio dotandolo di una nuova funzione interattiva tra didattica scolastica e problematiche socio-culturali del quartiere. Il progetto si propone di recuperare il rapporto naturalistico del luogo da parte degli utenti (studenti e operatori di zona) rivitalizzandolo e potenziandolo.
La nuova costruzione, dalla superficie di circa 100 mq, verrà realizzata dove esistono già dei manufatti fatiscenti destinati a deposito e ricovero attrezzi La superficie minima indispensabile per la futura attività prevede: un locale d'ingresso di circa 80 mq, a cui si accede tramite una rampa (ai sensi DM 236/89 L 24.07.96 503), con destinazione polifunzionale e una zona accessoria con vano guardaroba che disimpegna i servizi igienici tradizionali e per disabili.
La filosofia progettuale di questo manufatto prevede l'interramento di circa un metro, per due motivi: il primo di carattere energetico per far fronte alle problematiche di confort termico; il secondo riguarda l'aspetto essenzialmente estetico e di impatto con il contesto a verde.
Le caratteristiche costruttive sono legate alla bio-compatibilità e prevedono l'applicazione di materiali naturali come le balle di paglia per la formazione dei muri perimetrali che garantiscono un ottimo isolamento termico e un'elevata inerzia a protezione degli agenti atmosferici (caldo d'inverno fresco d'estate).
La copertura di questa costruzione, concepita come forma ellittica, si fonde con le superfici verticali e verrà realizzata con pannelli isolanti in fibra di legno, con interposta impermeabilizzazione e con finitura parziale di terra, la quale contribuisce ad omogeneizzare l'impatto con il verde e nel Per agevolare il risparmio energetico in funzione del fabbisogno si è deciso di posizionare l'edificio con orientamento dell'asse eliotermico est-ovest, per cui le superfici più protette come detto in precedenza sono orientate a nord-est, nord-ovest.
Il principio dell'architettura bioclimatica prevede inoltre la realizzazione di superfici vetrate (coincidenti con l'ingresso) verso sud per guadagnare energia direttamente dal sole. La strategia che concorre ad avere un saldo energetico positivo, prevede che all'interno della costruzione in corrispondenza della pavimentazione, vengano realizzate sonde geotermiche inserite nel terreno, le quali prelevano calore naturale distribuendolo omogeneamente all'interno del locale e come ausilio l'installazione di una pompa di calore.
L'energia necessaria all'eventuale funzionamento della pompa geotermica sarà parzialmente prodotta da una superficie di pannelli fotovoltaici di 10 mq da installare sopra la vetrata d'ingresso sulla copertura. Si precisa che l'energia prodotta dai pannelli fotovoltaici per una potenza media di 5Kw riuscirà a soddisfare il fabbisogno dell'impianto di illuminazione e di energia necessaria per l'allacciamento di ventilatori e elettrodomestici.
Gestione e manutenzione del verde
L'intera area, utilizzata dalla scuola come spazio didattico all'aperto si caratterizza con spazi organizzati ad orti, varie piantumazioni ed essenze autoctone, una fontana ed una piccola collina culminante con una voliera. L'edificio si colloca in una posizione strategica rispetto alla conformazione delle attrezzature a verde che verranno mantenute migliorate e potenziate in funzione anche del nuovo manufatto.
Ad esempio la pergola con il glicine ben si presta ad un rapporto simbiotico con la nuova costruzione la quale concorre a mantenere il microclima ideale nella stagione estiva.
Uso di materiali riciclabili e bio-compatibili.
In linea di principio i materiali da utilizzare saranno di recupero, come esempio: blocchi di porfido di Baveno per la realizzazione della pavimentazione (provenienti dallo smantellamento delle strade); tamponamenti esterni, realizzati con balle di paglia recuperati dai fienili delle cascine del comune di Milano;
l'assetto strutturale in legno di nocciolo (recuperato dalle demolizione delle coperture delle cascine comunali o provenienti dal settore parchi e giardini); l'utilizzo di intonaco di argilla, calce naturale o terra cruda; pannelli solari acquistati con finanziamenti pubblici provenienti dal conto energia.
Obbiettivi dell'associazione "Milano Innovazione"
Le finalità precedentemente menzionate saranno organizzate da eventi e da manifestazioni prettamente culturali.
Il calendario delle iniziative da programmare potrebbe prevedere dodici seminari (con scadenza mensile) su argomenti legati alla sostenibilità ambientale, che vadano ad informare gli studenti e la cittadinanza sul rapporto comportamentale nei confronti dell'ambiente e della natura in cui viviamo.
Il bilancio termico
Il progetto bioclimatico organico di questa nuova struttura si caratterizza per la massima biocompatibilità e sotto il profilo energetico su livelli di autosufficienza. I dati climatici di riferimento per la località di Milano sono:
Gradi Giorno: 2404 GG
H s.l.m. : 122 m
Zona Climatica: E
Latitudine nord : 45° 28'
Longitudine : 9° 11'
Temperatura esterna di riferimento: - 5 C°
Coefficiente di forma S/V = 0,20
Le prestazioni energetiche dell'edificio vengono così ripartite:
a) la superficie dell'impianto fotovoltaico di
12 mq è in grado di produrre 7,80 Kw-giorno m / a
b) la superficie vetrata a sud
13,2 mq è in grado di produrre 15,61 Kw-g m / a
c) l'energia geotermica naturale è in grado di produrre 6,20 Kw-g
per un totale di 29,61 Kw-g
Naturalmente questo rendimento soddisfa il fabbisogno energetico della nuova costruzione nel periodo convenzionale di riscaldamento (autunno-inverno), che per questa zona parte dal 15 ottobre fino al 15 aprile, ai sensi del D.p.r. 412/93.
Per il periodo rimanente (primavera-estate) le caratteristiche costruttive della nuova costruzione permettono di avere una temperatura media costante di 17-18 C°, con un tasso di umidità relativa intorno al 55%, in funzione della grossa inerzia termica e del sistema di ventilazione naturale controllato (in funzione del riscontro d'aria).
In ultima analisi possiamo affermare che il saldo tra l'energia consumata e quella prodotta dall'edificio è assimilabile alla migliore categoria di casa Klima che si attesta su un valore HWB < 15 kWh/(mq*anno) superando ampiamente gli obiettivi che si prefigge la L.R. Lombardia 21 dicembre 2004 n° 39 sul risparmio energetico negli edifici.
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Uovo di struzzo con occhi di mosca
L'edificio così denominato, è stato progettato in seguito all'osservazione dei fenomeni naturali e dei criteri adottati dalla natura (nella sua complessità del mondo vegetale ed animale), traendo gli insegnamenti per un equilibrio simbiotico tra uomo e ambiente costruito.
Utilizzando questo fondamentale contributo, si è pensato di rinterpretare e mettere in pratica, le caratteristiche geo-morfologiche, fisiche, di resistenza e difesa agli agenti atmosferici, proprie dell'uovo di struzzo, per trasferirle - con l'ausilio della tecnologia più aggiornata e dei materiali naturali - nella concezione di un nuovo "edificio bioclimatico", biocompatibile, a basso consumo energetico, escludendo l'impianto di riscaldamento e di condizionamento tradizionale e sfruttando le risorse ambientali, attraverso l'orientamento e la forma dell'edificio.
La singolarità della forma di un uovo di struzzo, trova la sua ragione di essere nella difesa naturale alle condizioni climatiche esterne.
Analizzando dettagliatamente l'aspetto formale e stereometrico, si può affermare che un edificio a sezione ellittica, ha le migliori caratteristiche per conservare il calore d'inverno e rimanere fresco d'estate.
Questa convinzione è basata sul fatto che un edificio di questo tipo, combina il massimo volume utile, con la minima superficie esterna e offre la minima resistenza aerodinamica ai venti.
Infatti, in tutte le latitudini, sebbene gli edifici allungati lungo l'asse est/ovest siano i più efficienti, il rapporto ottimale tra l'asse maggiore e l'asse minore dell'edificio, dipende dal clima. Nel caso specifico dell'Italia, nei climi freddi, corrispondenti alle zone climatiche E ed F individuate dal D.P.R 412/93, è preferibile una forma compatta, che esponga la minima superficie esterna all'ambiente avverso.
Inoltre, essendo l'involucro esterno strutturato con una maglia esagonale contenente un'ampia superficie vetrata, si è pensato di risolvere il problema della filtrazione dei raggi solari e della regolazione dell'intensità luminosa, con un altrettanto singolare sistema di difesa congegnato a somiglianza dell'occhio di mosca.
Le caratteristiche di questo organo prevedono un doppio sistema di filtrazione e regolazione della luce, compatibile con la maglia strutturale.
Accorpati alle superfici vetrate, si prevedono due esagoni concentrici funzionanti a doppio schermo, che permettono di selezionare, nelle stagioni e nelle diverse ore del giorno, i raggi di incidenza dell'energia solare.
Strategie progettuali
Affrontando la progettazione funzionale dell'edificio in termini di risparmio energetico, si è deciso di realizzare una maglia strutturale con scansioni trasparenti, che comprendono muri di Trombe, alternate a scansioni integrate con pannelli solari fotovoltaici trasparenti.
Questo sistema consente di raggiungere elevati livelli di efficienza energetica ma anche di protezione, dovuta ad una significativa inerzia termica.
A complemento dei sistemi passivi (relativi alla captazione e alla schermatura dell'energia solare) e del fotovoltaico, sulla copertura dell'edificio, viene inserita una pala eolica ad asse verticale installata alla sommità del condotto di ventilazione naturale.
L' aerogeneratore contribuisce sostanzialmente a produrre energia elettrica, mentre il condotto di ventilazione inserito in posizione baricentrica, assolve alla funzione di ventilazione naturale e di ricambio d'aria.
Nel considerare l'efficienza edificio-impianto, si è pensato di installare un impianto che utilizzi l'energia geotermica del terreno circostante l'edificio, per rispondere integralmente alla necessità di energia termica e ottenere il confort ideale in tutto l'edificio.
Riassumendo, la funzione fondamentale dell'involucro è quella di mediare le condizioni climatiche esterne, mentre gli impianti di riscaldamento e condizionamento (realizzati senza utilizzo di fonti energetiche di origine fossile) non vengono più considerati indispensabili per mantenere le condizioni di confort interno, ma come "ausiliari", cioè necessari solo quando l'edificio in sé, non è più in grado di garantire il benessere interno.
Un nuovo concetto
Lo stesso edificio è l'impianto. La progettazione di una struttura organica bioclimatica fa in modo che tutto il complesso abbia, già in sé, caratteristiche atte a garantire il fabbisogno di confort.
L'architettura può aiutare la salute dell'uomo, partendo dall'analisi antroposofica dello spazio e seguendo i precetti della salutogenesi.
Gli elementi di questo progetto che permettono tali contributi di salutogenesi sono:
• Il cavedio areato, allestito utilizzando piante dalle specifiche proprietà elettromagnetiche che influenzano, più o meno positivamente, ogni organo del corpo umano, con proprietà terapeutiche;
• La particolare forma "antroposofica" permette di captare una nuova energia cosmica che crea le condizioni psico-spirituali armoniche per i fruitori;
• La stessa forma dell'uovo permette una polarità di concentrazione che mette in relazione i fruitori dello spazio, incentivando l'attività lavorativa in senso collaborativo e stimolando il rendimento.
In ultima analisi, una pratica progettuale olistica che si ispira al rispetto dell'uomo in senso fisico, psicologico e spirituale.
Caratteristiche dell'edificio
L'edificio prevede 7 piani fuori terra, una terrazza belvedere all'ottavo piano, (che serve anche alla manutenzione dei condotti di ventilazione e dei congegni della pala eolica) e un piano interrato, il tutto inserito in un contesto fondiario che prevede specchi d'acqua a sud e una consistente struttura del verde con siepi e alberi d'alto fusto a sud-est e sud-ovest, mentre a nord, nord-est e nord-ovest le alberature poste sopra dei rilevati in terra, hanno funzione di barriera frangivento e antirumore. Sempre a nord, all'esterno dell'edificio, è prevista un'area ricreativa, dedicata ad attività collettive (gioco bambini, tempo libero) in cui il confort estivo è garantito dall'ombreggiamento dell'edificio, e dalla presenza di due condotti, ricavati nelle scarpate frangivento, vettori naturali per masse d'aria fresca, con la funzione supplementare di collegamento tra la proprietà fondiaria e il contesto territoriale.
Sempre all'interno dell'area ricreativa, è previsto un sistema di lampioni specchio, che (nel periodo invernale) migliorano il microclima, riflettendo i raggi solari.
La prima particolarità della distribuzione interna nasce dalla creazione di un "muro termico d'acqua", in posizione baricentrica ed in corrispondenza del cavedio centrale aerato.
Questo muro termico d'acqua viene usato come accumulatore di calore dei raggi solari (nel periodo invernale). La massa d'acqua riscaldata, contenuta nel muro, trasmette calore agli spazi adiacenti contribuendo al bilancio termico interno.
Altra particolarità tecnologica è che i solai dei vari piani sono termo-attivi, cioè all'interno degli stessi corrono dei condotti di ventilazione, di aria calda e di aria fresca. L'aria fresca viene convogliata direttamente da prese d'aria collegate con il condotto principale di ventilazione naturale, mentre l'aria calda viene prodotta dalla pompa di calore geotermica, la quale - quando necessario - eroga anche aria fresca attivata.
L'illuminazione artificiale svolge una funzione complementare alla luce naturale, filtrata in modo intelligente dagli elementi perimetrali vetrati, telescopici e dal cavedio centrale areato (pozzo di luce).
Materiali impiegati per l'edificio
La biocompatibilità è certificata dall'utilizzo di materiali naturali come ad es. il legno lamellare per la maglia strutturale, i vetri basso-emissivi trasparenti per le finestre, fibra di legno, fibra di cellulosa, lana minerale (conforme alla circolare del Ministero della Sanità 15.03.2000), Celenit e sughero per i pannelli isolanti termici e acustici, lattoneria in rame caratteristico dei sistemi telescopici di schermatura solare, cartongesso nei tamponamenti interni ed esterni, pietra da rivestimento per la facciata nord, nord/est, nord/ovest e/o spessore di terra armata in alternativa al rivestimento in pietra, materiali elettrici protetti da guaine speciali con disgiuntori di tensione.
Il bilancio termico
La progettazione di una struttura organica bioclimatica fa in modo che tutto il complesso abbia già in sé delle caratteriste intrinseche che consentono il massimo risparmio energetico.
Scegliamo ipoteticamente Milano come località di riferimento con i corrispondenti dati climatici:
Gradi Giorno: 2404 GG
H s.l.m.: 122 m
Zona Climatica: E
Latitudine nord : 45° 28'
Longitudine: 9° 11'
Temperatura esterna di riferimento: -5 C°
Coefficiente di forma: S/V = 0,20
Le prestazioni energetiche dell'edificio vengono così ripartite:
a) la superficie dell'impianto fotovoltaico (circa 150 mq) produce 10,00 kWh/mq
b) la superficie con muri di Trombe o miniserre producono un guadagno a sud = 2,50 kWh/mq
guadagno a s/e s/o = 1,50 kWh/mq
c) la superficie del muro solare d' acqua produce 5,00 kWh/mq
d) la pompa di calore geotermica necessita di 25,00 kWh
e) il generatore eolico produce 3,00 kWh
In ultima analisi possiamo affermare che il saldo tra l'energia consumata e quella prodotta dall'edificio si attesta su un valore HWB < 30 kWh/(mq*anno) superando ampiamente gli obiettivi che si prefigge la L.R. Lombardia 21 dicembre 2004 n° 39 sul risparmio energetico negli edifici.
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La città del bambino
Noi tutti sappiamo come sia importante il futuro in modo particolare per tutte le nuove generazioni, in pratica i nostri figli.
È per questo motivo che l'attenzione verso questa civiltà, la civiltà del bambino, ci spinge a programmare un progetto che riguarda una città all'interno del nostro comune, la città dei bambini, con lo scopo di assecondare, divertire ed istruire i nostri figli.
Il luogo dove questa città dovrebbe nascere si trova su un terreno di proprietà comunale, delimitato ad est dalla Via Calducci e ad ovest dalla Via Enrico Mattei e destinato dal P.R.G. ad area per feste popolari.
La nostra nuova città è strutturata in modo vario e offre la l'opportunità di vivere in modo più agevole il rapporto con l'ambiente naturale e umano.
Si accede alla città del bambino da un grande portale in pietra sulla Via Enrico Mattei; entrati si trova la piazza incorniciata dal biscione, costruzione formata da una serie di casette a schiera che si conclude con una torre panoramica e di avvistamento.
All'interno delle casette trovano posto il club, alcune sale di ricreazione, i laboratori e il bar.
Di fronte alla piazza inizia un itinerario che riguarda tutta l'area; filtrando dalle serre solari (che riscaldano l'ambiente abitato in modo naturale e con l'ausilio della geotermia) si arriva alla zona naturalistica dove troviamo due simpatici laghetti artificiali attorno ai quali si sviluppa un piccolo zoo a cielo aperto che si trova sotto il livello della strada per evitare che gli animali liberi possano risalire a livello di campagna.
Tutto intorno si snoda un percorso faunistico che conduce ad un ponte il quale collega questa zona al museo di scienza naturale, sede anche di una sala cinematografica e di un auditorium.
Accanto al laghetto, posto ad est sulla via Calducci, è presente un mulino che, utilizzando l'acqua con la sua ruota, oltre a produrre energia recupera la vecchia tradizione nella macinazione del grano ed è sede del museo agricolo e di una trattoria.
Tornado ad Ovest verso la Via Mattei, di fianco al portale principale d'ingresso troviamo una zona allestita con giochi e figure pneumatiche suggestive per il divertimento dei più piccoli.
Non mancano prati, boschetti ed alberi con varie essenze per l'apprendimento delle diverse specie vegetali autoctone del nostro territorio; le aree verdi a disposizione hanno anche un secondo obiettivo che è quello di istruire gli utenti sulle reali caratteristiche terapeutiche delle piante in grado di influenzare più o meno positivamente, secondo il principio dell'elettromagnetismo delle piante, ogni organo del corpo umano.
Il giro della nostra città del bambino è finito, vi siete divertiti? Lo sapevamo.
Materiali
Materiali e attrezzature utilizzati per la costruzione del complesso, sono biocompatibili, riciclabili ed eco-efficienti. E' stata considerata anche la facilità del manutenzione e la durabilità nel tempo.
Bilancio energetico globale della città
Il progetto bioclimatico organico di questa nuova struttura si caratterizza per la massima biocompatibilità e sotto il profilo energetico su livelli di autosufficienza.
Per risolvere il problema del fabbisogno energetico, sono state inserite varie tecnologie rinnovabili che producendo energia autonomamente riescono a ridurre i consumi relativi al fabbisogno del 40%, risparmiando energia e contribuendo a limitare emissioni clima-alteranti.
I dati climatici di riferimento per la località di Milano sono:
Gradi Giorno: 2404 GG
H s.l.m. : 122 m
Zona Climatica: E
Latitudine nord : 45° 28'
Longitudine : 9° 11'
Temperatura esterna di riferimento: - 5 C°
Coefficiente di forma S/V = 0,20
Le prestazioni energetiche degli edifici vengono così ripartite:
• il Biscione rapporto s/v = 0.67
fabbisogno energetico = -100 kw/giorno
pannelli sulla copertura = 140 mq
pannelli sulla parete Sud = 335 mq
totale = 475 mq
che possono produrre 285.0 Kw/giorno
dispersioni termiche = - 7.8 Kw/giorno
saldo = 131.2 Kw/giorno
• l'Auditorium rapporto s/v = 0.24
fabbisogno energetico = - 80 kw/giorno
pannelli sulla copertura = 250 mq
che possono produrre = 150 Kw/giorno
pompa di calore geotermica con
consumo di 2.6 kw/h = -36.4 Kw/giorno
produzione di 9.2 Kw/h per 14 h = 128.8 Kw/giorno
dispersioni termiche = - 2.6 Kw/giorno
saldo = 159.8 Kw/giorno
• il Mulino rapporto s/v = 0.33
fabbisogno energetico = - 44 kw/giorno
coppi integrati con pannelli solari = 60 mq
che possono produrre = 30.0 Kw/giorno
pompa di calore geotermica con
consumo di 2.6 kw/h = -36.4 Kw/giorno
produzione di 9.2 Kw/h per 14 h = 128.8 Kw/giorno
dispersioni termiche = - 2.6 Kw/giorno
saldo = 75.8 Kw/giorno
• le serre produzione solare per sup. vetrata
di 303 mq = 990.0 Kw/giorno
dispersioni per sup. abitabile
di 220 mq = -818.0 Kw/giorno
saldo = 172.0 Kw/giorno
Per quanto riguarda la produzione degli aerogeneratori
• 11 aerogeneratori sulle montagnole con diametro 5.80 mt, che lavorano ad una velocità di 3.5m/s e hanno hanno una produzione media di 36kw/giorno.
La produzione totale è quindi di 396 kw/giorno
• la pala eolica sopra il ponte con diametro di 3.00mt che produce 8.00 kw/giorno
• la ruota eolica sulla cima panoramica del faro che produce 10 kw/giorno
La produzione eolica totale risulta essere di 414 Kw/giorno
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Riqualificazione di Piazza Sempione
Il Consiglio di Zona 6 aveva, a suo tempo, affrontato il tema di come rivitalizzare e rendere degno di Milano un panorama urbano che tutti vediamo con fastidio. La Piazza Sempione è un impianto pilota che potrebbe dimostrare se e come i comitati di quartiere, alla maniera anglosassone, possano diventare protagonisti delle scelte cittadine.
E' inutile fare emergere di continuo le emergenze se poi non si interviene; in particolare sul fatto che i negozi siano spariti perché è difficile la permeabilità viabilistica, gli spazi non costituiscano neanche per sbaglio l'offerta di sosta delle antiche piazze, vi siano barriere architettoniche e, come tutti possono vedere, esista una promiscuità urbana del tipo peggiore.
I proposte progettuali - formulate da architetti legati ai comitati di quartiere - non erano, a nostro avviso, risolutivi perché tendenti ad una rielaborazione legata alla viabilità locale, con interventi di arredo urbano estremamente limitanti per una problematica molto più complessa che riguardava la città nel suo aspetto storico ed urbanistico.
Storicamente l'Arco era nato come Arco di Trionfo, legato a Napoleone I, che lo volle per ricordare la costruzione della strada del Sempione, che collegava direttamente Parigi a Milano; alla maniera quindi, di un luogo solenne. Vittorio Emanuele II e Napoleone III lo recuperarono per celebrare la liberazione di Milano dagli austriaci. Ma, derubricato in Arco della Pace, perse l'enfasi e divenne un passaggio fra il verde e la città.
Oggi la Piazza Sempione, a conclusione del corso omonimo, è un cul de sac (interruzione urbana), limitata dalla recinzione del Parco Sempione, la quale non permette una valenza viabilistica ottimale. Questo muro urbano costringe la circolazione a percorsi periferici convergenti in Piazza Castello, creando traffico, congestione urbana e conseguenti effetti di inquinamento.
Il nostro progetto propone la creazione di una nuova piazza interrata a l primo livello inferiore, a monte dell'arco, che racchiude una serie di funzioni, tra cui quelle commerciali (supermercati, ristoranti e negozi vari), incentivando la caratteristica di fulcro aggregante.
Il progetto prevede un'adeguata copertura trasparente a cupola che proteggere i fruitori nei periodi invernali, contribuendo, col principio dell'effetto serra, a creare un microclima soddisfacente. Inoltre, i vetri della copertura sono integrati con gel fotovoltaico che catturano il sole e lo trasformano in energia elettrica. Infine, per permettere un ottimale ricambio d'aria nel periodo estivo, si prevede l'apertura della cupola mediante spicchi mobili.
Sulla pavimentazione della piazza è prevista una piattaforma mobile che, elevata a livello del parco, ha funzione di spazio bar, con una visuale suggestiva di tutto il panorama circostante.
Il progetto, inoltre, al secondo livello interrato prevede un'ampia zona di parcheggio a rotazione, intersecato da un tunnel di attraversamento per automobili ed autobus che collegherà la piazza ad un altro parcheggio, sottostante l'accesso posteriore del castello, facilitandone l'accesso.
Al terzo livello interrato - e agli eventuali livelli inferiori - verranno realizzati box per i residenti.
Considerando che i lavori in oggetto interessano la parte centrale del parco, dove attualmente esiste un piccolo specchio d'acqua, proponiamo (nell'ottica del recupero di funzioni legate al tempo libero) il sostanziale allargamento dello stesso, per avere la possibilità di usufruirne con piccole barchette e, nel contempo, creare scorci panoramici che miglioreranno il microclima locale, valorizzeranno l'atmosfera del parco, adeguandosi così ad altre virtuose realtà metropolitane europee.
Il finanziamento dei lavori potrebbe essere: un project financing condiviso dagli abitanti del quartiere ma non solo o una società di ottimizzazione che potrebbe presentare il progetto completo e attingere a fondi derivanti dalla quotazione in borsa, mediante emissione di azioni cum warrant.
CARATTERISTICHE BIOCLIMATICHE DELLLA PIAZZA COPERTA E BILANCIO ENERGETICO:
I dati climatici di riferimento per la località di Milano sono:
Gradi Giorno: 2404 GG
H s.l.m. : 122 m
Zona Climatica: E
Latitudine nord : 45° 28'
Longitudine : 9° 11'
Temperatura esterna di riferimento: - 5 C°
Coefficiente di forma: S/V = 0,29
Le prestazioni energetiche della piazza coperta vengono così ripartite:
fabbisogno energetico - 713 KW/giorno
pannelli solari fotovoltaici su copertura = 605 mq
che producono + 360 KW/giorno
superficie cupola a effetto serra produce 544 KW/giorno
dispersioni termiche - 77 KW/giorno
saldo = 114 KW/giorno
In ultima analisi si può affermare che il saldo positivo tra fabbisogno energetico ed energia prodotta supera in modo significativo i parametri delle migliori categorie energetiche. Non solo autosufficiente ma che produce più energia del suo reale fabbisogno.
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Fattoria Bevagna
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Hotel Vieux
COLLOCAZIONE URBANISTICA
1989 - Si trova nella città di Khajsersberg, città medioevale, dove esiste un castello del 1200. Il castello è situato sopra una collina ed è protetto da un sistema di due mura perimetrali.
Nel tempo, l'espansione urbana si è sviluppata dal primo anello, verso il secondo e oltre.
L'espansione dell'hotel è situata esattamente sul perimetro del secondo anello, utilizzando spazi liberi per completare la recettività dello stesso.
I principi progettuali hanno voluto tenere conto di questa realtà, dotando il complesso alberghiero di due torri, verosimilmente rassomiglianti alle vecchie torri di avvistamento.
L'Hotel, nel complesso urbano, è situato tra un fiume ed una delle più importanti vie cittadine.
Un'altra volontà progettuale ha voluto tener conto del collegamento e della trasparenza nell'aggregazione dei manufatti, tra la Grand Rue e il fiume, permettendo la vista di quest'ultimo e dello sfondo paesaggistico.
Il progetto è stato presentato e segnalato da Tecnhotel al "ProgettHotel '90" - 3° Rassegna di Progetti Architettonici (con il patrocinio del Consiglio Nazionale degli Architetti) nell'ambito della 27° Mostra Internazionale dell'Industria dell'ospitalità di Genova (18-22 novembre 1990).
STRATEGIE PROGETTUALI SUL CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI
Per potere potenziare le caratteristiche morfologiche degli edifici, tenuto conto dell'impostazione urbanistica, si è deciso di utilizzare tutte le superfici che seguono l'asse eliotermico, integrandole con energie rinnovabili. Nello specifico, sono stati installati:
• sulla copertura sud del vecchio albergo, circa 30 mq di pannelli fotovoltaici;
• sulla copertura piana della zona reception sono stati installati pannelli fotovoltaici per una superficie pari a 10 mq ;
• sulla copertura piana degli edifici che ospitano la zona fitness, la sauna e la piscina, sono stati installati altri 5 mq circa di pannelli fotovoltaici;
• Sulla veranda che collega le due torri con l'area fitness sono stati installati circa 20 mq di pannelli fotovoltaici;
• sulla sommità dei due corpi a torre, è stato installato un aerogeneratore ad asse verticale, tipo Darrieus;
• le coperture della piscina, della reception e la veranda di collegamento sono state realizzate con vetri isolanti, per potere guadagnare energia termica dall'effetto serra;
• in complemento, sono state installate tre pompe di calore geotermico (sotto alla reception, sotto alla zona fitness e sotto alle due torri).
BILANCIO ENERGETICO
I dati climatici di riferimento per la località di Kajsersberg sono:
Gradi Giorno (Colmar-Francia): 2575 GG
H s.l.m. : 252 m
Zona Climatica: E
Latitudine nord : 45° 08'
Longitudine est: 7° 15'
Temperatura esterna di riferimento: - 8° C
Coefficiente di forma S/V = 0,50
Le prestazioni energetiche degli edifici vengono così ripartite:
a) la superficie dell'impianto fotovoltaico di 61 mq è in grado di produrre: 6,5 Kwh
b) le superfici vetrate di circa 300 mq, producono un guadagno termico di: 12,0 Kwh
c) l'aerogeneratore ad asse verticale, tipo Darrieus, è in grado di produrre: 2,0 Kwh
d) le pompe di calore sono in grado di produrre energia geotermica pari a: 21,0 Kwh
per un totale di: 41,5 Kwh
In ultima analisi si può affermare che l'intero complesso ha un buon comportamento nei confronti dell'energia necessaria al suo fabbisogno (< 50 KWmq/anno).
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